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Come si vuol risolvere i problemi dei piccoli comuni... fonderli

Ecco cosa hanno partorito quei geni di politici; invece di preoccuparsi di risolvere i problemi dei piccoli comuni, intendono cancellare ben 5.700 comuni con una Proposta di Legge la n. 3420.

 

Ecco i veri geni "risolvi problema piccoli comuni”, i Cofirmatari che hanno proposto il disegno di Legge. Alcuni di questi ci rappresentano territorialmente!

 

Da un lato si parla di associazionismo volontario, dall’altro si continua sulla strada intrapresa da tempo e che porta alle fusioni.

 

Certo, la confusione è grande!

 

 

 

ALLEGATI

 

Vedi la Proposta di Legge n. 3420

 

Vedi l'elenco dei sottoscrittori della PdL n. 3420

 

Leggi le dichiarazioni del sanseverinate consigliere regionale leghista, Zura Puntaroni

 

Leggi le dichiarazioni dell'On.le fabrianese, fuoriuscita dal M5S, Serenella Fucksia 

 

Leggi le dichiarazioni dell'On.le fabrianese del M5S, Patrizia Terzoni

 

Leggi le dichiarazioni dell'On.le Gianpiero Bocci, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno con delega agli Affari interni e territoriali

 

Leggi le dichiarazioni dell'On.le del PD, Piergiorgio Carrescia

 

 

 

Il Ns. Pensiero:

Di fronte alla proposta di legge LODLINI, che stabilisce che i comuni con una popolazione residente al di sotto delle 5000 unità si devono fondersi e che trascorsi ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore della legge, le regioni provvederanno con legge alla fusione obbligatoria di tutti i comuni che non abbiano già avviato di propria iniziativa la procedura di fusione, non ci può essere che una risposta: NO!
Condividiamo l'esigenza di trovare un efficace meccanismo affinché si ottenga un'ottima economia di scala con grandi risparmi di gestione e aumento dei servizi per il miglioramento della qualità e dell'efficacia dei servizi offerti ai cittadini, ma non siamo daccordo assolutamente nella fusione così come concepita nella proposta di legge.
Non dimentichiamoci che così facendo si disperdono le identità e le autonomie locali, così come gli usi, i costumi e le tradizioni, ecc. che andrebbero persi.
Siamo invece disponibili a condividere che l'accorpamento e la gestire dei servizi in forma associata, sia un'opportunità da non perdere, tanto è vero che è possibile nel medio periodo generare efficientamento, razionalizzazione, opportunità progettuali ed economiche volte ad attenuare l'austerità dei bilanci comunali, per poi condividerne i vantaggi a beneficio delle comunità interessate con indubbi risvolti anche nel tessuto economico.
Valutiamo quindi favorevolmente la volontà di imprimere un'accellerazione all'adozione dell'associazionismo dei servizi, introducendo magari aiuti economici per rendere più appetibile tale materia, ma lasciamo perdere le fusioni imposte dall'alto e non per scelta dei cittadini.
Con le fusione forzose si penalizzerebbe sempre più i piccoli comuni, mentre sarebbe più opportuno un maggior accorpamento dei servizi tra comuni.

 

 

Il ns. pensiero è supportato da altri Sindaci, come quello di Sirolo., Moreno Misiti.

Leggi quì l'articolo pubblicato su Corriere Adriatico del 5/03/2016.

Anche la Federfarma Marche si è schierata contro la proposta di Legge 3240, tanto da inviare a tutte le Farmacie il manifesto dell'A.N.P.C.I., con preghiera di esporlo.

 

Vedi quì il manifesto dell'A.N.P.C.I.

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